20/05/13

Mezzanotteeventidueminuti.

Mezzanotte e ventidue minuti, nessuna voglia di dormire.
Le mie dita scorrono agili sui tasti, veloci come falene alla ricerca di una luce, fonte di calore.

Quando scrivo sento come una vocina nella mia testa, che a seconda dei momenti assume una voce differente: a volte è felice, a volte è triste, a volte è quella di un doppiatore famoso, a volte sconosciuta.
L'unico filone che le unisce tutte è che la voce è sempre maschile.

Questa voce assomiglia per descrizione a quella della mia coscienza, a volte mi dice cosa dovrei fare, sempre in modo molto autoironico, a volte dice le cose che vorrei dire io, ma che non dico.
Urla nella mia testa tutto ciò che vorrei poter esprimere a parole, a gesti, a disegni, tutto quello che però non riesco a far capire al mondo.
Attualmente è lei che mi detta cosa scrivere.

Mi sono sempre chiesta se ogni persona sente le stesse cose nello stesso modo degli altri.
Se tutti hanno le stesse capacità intellettuali degli altri. Se ogni cervello funzioni uguale agli altri. Se ogni mente ragioni come le altre.

Anche ora non riesco a ordinare i miei pensieri e ad esprimerli in una maniera corretta.


Magari sono soltanto impazzita, non lo so. 
Ditemi voi.

Nessun commento:

Posta un commento

Su suu, un commentino non fa male a nessuno, vi giuro che non vi andrà in cancrena la mano!
Non ci credete?